Benvenuti in questa pagina dedicata ai brani iconici del tango argentino: un viaggio tra melodie, versi e storie che hanno fatto epoca, con compositori, parolieri e orchestre che hanno trasformato queste opere in leggende.
Di Dario Pizzini del 8 marzo 2025
Di Dario Pizzini del 1° marzo 2025
"El Choclo" è un celebre tango composto da Ángel Villoldo, figura di spicco della Guardia Vieja del tango argentino. Il brano fu eseguito per la prima volta nel 1903 dall'orchestra di José Luis Roncallo presso il ristorante "El Americano" a Buenos Aires.
Di Dario Pizzini del 27 febbraio 2025
Composto nel 1897 da Rosendo Mendizábal, "El Entrerriano" è considerato uno dei primi tanghi strumentali pubblicati, segnando una pietra miliare nella storia del tango argentino. Mendizábal, pianista afro-argentino, presentò per la prima volta questo brano il 25 ottobre 1897 nel locale di María Rangolla, conosciuta come "La Vasca".
Di Dario Pizzini del 27 febbraio 2025
"La morocha" è un tango composto nel 1905 dal musicista uruguaiano Enrique Saborido, con testo dell'argentino Ángel Villoldo. La canzone è stata ispirata dalla ballerina uruguaiana Lola Candales, musa di Saborido. Secondo un'intervista del 1928 su Caras y Caretas, Saborido compose la melodia in poche ore dopo una sfida tra amici, e Villoldo aggiunse il testo la mattina seguente.
"Poema" è un tango che ha affascinato generazioni di ballerini e appassionati per la sua melodia avvolgente e la storia intrigante che cela. Composto nel 1932 da Mario Melfi, con testi di Eduardo Bianco, il brano è stato reso celebre dall'interpretazione dell'orchestra di Francisco Canaro nel 1935, con la voce di Roberto Maida.
"La melodía del corazón" è un tango composto da Fioravanti Di Cicco e Héctor Artola, con testo di Carmelo Santiago. Registrato il 30 aprile 1940 a Buenos Aires dall'orchestra di Edgardo Donato con la voce di Romeo Gavioli, questo brano si distingue per la sua melodia avvolgente e le liriche appassionate.
"Comme Il Faut" è un classico del tango strumentale, composto nel 1918 da Eduardo Arolas, uno dei più grandi innovatori del tango argentino. Il titolo francese, che significa "come si deve", riflette la raffinatezza e il rigore dello stile di Arolas, un musicista visionario che seppe elevare il tango a una dimensione più sofisticata e strutturata.
"Alma en Pena" è un tango composto nel 1928 dal bandoneonista Anselmo Aieta, con testi del poeta Francisco García Jiménez. Questo brano rappresenta una perfetta fusione tra melodia e lirica, catturando profondamente il tema della sofferenza amorosa.
"9 de Julio" è un tango strumentale composto da José Luis Padula per celebrare il centenario della Dichiarazione d'Indipendenza dell'Argentina, avvenuta il 9 luglio 1816.
"Buscándote" è un tango composto e scritto da Lalo Scalise nel 1941. Il brano è uno struggente lamento d’amore che racconta il dolore e la speranza di chi cerca invano un amore perduto.
"Cambalache" è uno dei tanghi più celebri e significativi di Enrique Santos Discépolo, scritto nel 1934. Discépolo, oltre ad essere il paroliere, è anche il compositore del brano, conferendo al tango un’impronta personale e unica. Questo brano nasce in un periodo storico di forti tensioni politiche e sociali in Argentina, segnato dalla Grande Depressione e dalla corruzione politica dilagante.
Il brano "Café Domínguez" di Ángel D'Agostino, con testo di Enrique Cadícamo, rappresenta un tributo musicale a uno dei luoghi simbolo della cultura porteña del primo Novecento. Questo tango, arricchito dalla glosa declamata di Julián Centeya, non solo rievoca la vivace atmosfera del celebre caffè di Buenos Aires, ma immortala anche il fervore artistico e sociale che ne fece un punto di riferimento per musicisti, poeti e appassionati di tango.
"La Cumparsita" è molto più di una semplice melodia: è il simbolo per eccellenza del tango argentino, un genere musicale e una danza che hanno conquistato il mondo con la loro passione e intensità.